venerdì 12 gennaio 2018

COMMISSIONE EUROPEA, IN PREPARAZIONE NUOVE NORME CONTRO IL BULLISMO

            

La Commissione europea sta progettando norme per contrastare siti web e messaggi social che diffondono contenuti illegali e incitano all’odio. Propaganda terroristica e messaggi razzisti, xenofobi e discriminatori sono all’attenzione della Commissione. Secondo quanto riferito dall’Osservatore Romano, per diminuire il fenomeno del c.d. “hate speech” è necessaria una più stretta cooperazione tra le autorità di controllo e gli amministratori dei social network.
In varie occasioni, Papa Francesco ha preso una decisa posizione contro bullismo e avversione al prossimo. Solo pochi giorni fa, il Pontefice ha incentrato la sua meditazione della Messa a Casa Santa Marta sul fenomeno del bullying rimarcando come intolleranza e prevaricazione si manifestino, purtroppo, anche nei bambini.
Il Santo Padre ha definito gli atteggiamenti ostili e prepotenti “una delle tracce del peccato originale, perché questo — aggredire il debole — è stato l’ufficio di Satana dall’inizio” sottolineando che in Satana non c’è compassione.

Anche nell’incontro con i ragazzi cresimati e cresimandi allo stadio Meazza-San Siro il 25 marzo 2017 Papa Francesco ha usato parole forti per spiegare ai ragazzi il danno e i traumi causati dal bullismo o dalle loro prepotenze: “Nella vostra scuola, nel vostro quartiere, c’è qualcuno o qualcuna al quale o alla quale voi fate beffa, voi prendete in giro perché ha quel difetto, perché è grosso, perché è magro, per questo, per l’altro? Pensate. E a voi piace fargli passare vergogna e anche picchiarli per questo? Pensate. Questo si chiama bullying. Per favore, per il sacramento della Santa Cresima, fate la promessa al Signore di mai fare questo e mai permettere che si faccia nel vostro collegio, nella vostra scuola, nel vostro quartiere. Capito?”.

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